lunedì 30 dicembre 2019

Stanlio e Ollio

Alla fine mi sono deciso a vederlo.
La mia ritrosia era dovuta al fatto che, da qualche lustro ormai, non riuscivo a vedere qualcosa con Laurel & Hardy senza commuovermi.

Sì, commuovermi, e pure al limite.
Magari è solo il pensiero alla gioventù spensierata che non tornerà mai più, oppure sono proprio sensibile.
E dire che nell'ultimo decennio il mio livello di cinismo al limite della stronzaggine è cresciuto, oggettivamente, a dismisura.

Quindi mi metto comodo, e decido di guardarlo.
Bello, intenso, commovente (lo sapevo, cribbio!)

Innanzitutto gli attori, bravissimi ad assomigliare agli originali senza farne macchiette.
Poi il soggetto, che non è una carrellata sulla loro storia, ma si focalizza sull'ultima parte della loro vita professionale, quando, per provare a raggranellare un pò di soldi per l'ultimo film, decidono di intraprendere un faticosissimo tour nei teatri di tutta la Gran Bretagna.

E' un film sull'amicizia, quella vera, sull'affetto mai apertamente dichiarato ma granitico.
E, alla fine, come premesso, ho dovuto prendere il fazzoletto.

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